REPORT ANNUALE SULLE TARIFFE TARI
Comunicato Stampa
Avellino seconda in Italia per riduzione Aliquote Tari
In una regione come la Campania, capofila in Italia, per spese di gestione dei rifiuti, stando alle anticipazioni della rilevazione dell’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva, il Comune di Avellino raggiunge uno dei migliori risultati in Italia, posizionandosi al secondo posto tra i comuni più virtuosi. Sicuramente, un quadro incoraggiante, in vista della Settimana europea dei rifiuti, in programma dal 18 al 25 novembre prossimi.
È il dato che emerge dall’ultima indagine di Cittadinanzattiva, che anticipa il rapporto che vedrà la pubblicazione prossimo 24 novembre. L'indagine di Cittadinanzattiva ha interessato le tariffe rifiuti applicate in tutti i capoluoghi di provincia italiani nel 2023, e ha preso come riferimento una famiglia tipo composta da 3 persone ed una casa di proprietà di 100 metri quadri.
Dall’analisi emerge che la spesa media annuale per la famiglia tipo individuata è di € 320 con un aumento del 2,0% circa rispetto all'anno precedente.
Area | Tari 2023 | Tari 2022 | Variazione % |
Nord | € 281 | € 279 | + 0,7% |
Centro | € 332 | € 321 | + 3,4% |
Sud | € 372 | € 364 | + 2,2% |
Italia | € 320 | € 314 | + 1,9% |
Tariffe per i rifiuti (Dati Aree geografiche) – Fonte: Cittadinanzattiva – Osservatorio Prezzi & Tariffe - Novembre 2023
A livello nazionale, la spesa più elevata si registra al Sud, con la Campania in testa a livello regionale (416€, e un leggero aumento dello 0,5% rispetto all’anno precedente) e ben sette capoluoghi di provincia meridionali nella top ten dei più cari, guidata da Catania dove una famiglia spende mediamente 594€ all’anno.
A livello regionale, la regione con la spesa più elevata resta la Campania (€ 416) con una situazione di sostanziale stabilità rispetto all'anno precedente (+0,5%).
Regione | Tari 2023 | Tari 2022 | Variazione % |
Abruzzo | 334 € | 323 € | 3,4% |
Basilicata | 299 € | 299 € | 0,0% |
Calabria | 360 € | 348 € | 3,4% |
Campania | 416 € | 414 € | 0,5% |
Emilia | 283 € | 281 € | 0,7% |
Friuli Venezia Giulia | 277 € | 270 € | 2,6% |
Lazio | 359 € | 332 € | 8,1% |
Liguria | 349 € | 367 € | -4,9% |
Lombardia | 254 € | 253 € | 0,4% |
Marche | 250 € | 245 € | 2,0% |
Molise | 252 € | 246 € | 2,4% |
Piemonte | 295 € | 288 € | 2,4% |
Puglia | 409 € | 402 € | 1,9% |
Sardegna | 340 € | 329 € | 3,3% |
Sicilia | 396 € | 386 € | 2,6% |
Toscana | 361 € | 352 € | 2,4% |
Umbria | 352 € | 344 € | 2,3% |
Valle d'Aosta | 303 € | 300 € | 1,0% |
Veneto | 255 € | 248 € | 2,8% |
Italia | 320 € | 314 € | 1,9% |
Tariffe per i rifiuti (Dati regionali) – Fonte: Cittadinanzattiva – Osservatorio Prezzi & Tariffe - Novembre 2023
La regione in cui si rileva la spesa media più bassa sono le Marche (€250).
Fra i capoluoghi di provincia è Udine quello meno caro, con una spesa media a famiglia di 181€, tre volte in meno che a Catania.
Rispetto al 2022 sono state riscontrate variazioni in aumento in 54 capoluoghi. Variazioni in diminuzione solo in 20 capoluoghi e situazioni invariate nei casi restanti. Tra i 20 comuni virtuosi spicca il capoluogo avellinese che realizza un -5,1%, di gran lunga superiore di altri pure apprezzabili.
Per scaricare le infografiche [Clicca qui].
I COSTI DELLE FAMIGLIE NEI CAPOLUOGHI DI PROVINCIA DELLA REGIONE CAMPANIA
È di 416€ la tassa per i rifiuti pagata, in media nel 2023, da una famiglia campana, rispetto ai 320 della media nazionale, con alcune differenze tra i capoluoghi: si va dai 326€ di Avellino (-5,1% rispetto al 2022) ai 491€ di Napoli (+8%). Per maggiori dettagli sulle anticipazioni di Cittadinanzattiva [clicca qui]
Regione | Comune | Tari 2023 | Tari 2022 | Variazione |
Campania | Avellino | 326 € | 343 € | -5,1% |
Benevento | 442 € | 445 € | -0,8% | |
Caserta | 368 € | 368 € | 0,0% | |
Napoli | 491 € | 455 € | +8,0% | |
Salerno | 451 € | 456 € | -1,2% | |
Media | 416 € | 414 € | +0,5% |
Fonte: Cittadinanzattiva – Osservatorio Prezzi & Tariffe - Novembre 2023
Occorre specificare che, generalmente, nel calcolo della TARI sono presenti riduzioni obbligatorie, previste dalla legge, e altre che i singoli Comuni hanno facoltà di introdurre con i propri regolamenti.
Nel caso specifico, a determinare l’abbassamento della tariffa ha contribuito non solo il buon andamento della raccolta differenziata, ma anche la lotta all’evasione dei tributi avviata dall’assessore delegato, Vincenzo Cuzzola (Assessore alle Finanze e al Bilancio al Comune di Avellino), in accordo con Assoservizi, società concessionaria del Comune di Avellino.
Il recupero dei tributi non pagati, infatti, è una delle leve su cui poggia il piano di rientro finanziario delle casse comunali, ormai in fasi di uscita dal predissesto dichiarato nel 2019. Stando alle previsioni dell’ultimo bilancio, ad Assoservizi toccherà l’arduo compito di recuperare altri 14 milioni di euro di tasse comunali evase, Tari compresa, nel prossimo triennio.
Vincenzo Cuzzola (Assessore alle Finanze e al Bilancio al Comune di Avellino)
Occorre ancora sottolineare come dall'indagine siano stati esclusi, per difficoltà di comparazione, i capoluoghi di provincia che hanno adottato la tariffazione puntuale dei rifiuti: Cesena, Ferrara, Forlì, Parma, Reggio Emilia, Pordenone, Cremona, Biella, Trento, Bolzano, Belluno e Rovigo.
In ogni caso, il prossimo 24 novembre sarà diffuso il report complessivo che conterrà anche dati sui livelli di raccolta differenziata in ambito regionale e provinciali e sulla raccolta di particolari categorie di rifiuti come Raee, oli e tessili.
Scopri di più sulla Tari [clicca qui]
Per tutte le altre informazioni è possibile accedere al portale internet del Comune di Avellino alla sezione TASSE E TRIBUTI - IMU - www.comune.avellino.it o alla pagina riservata o contattare la concessionaria a l servizio di sportello telefonico e telematico i cui riferimenti sono riportati QUI.
ASSOSERVIZI STAFF EDITORIALE